venerdì 28 maggio 2010

Riflessioni sulle terapie proposte.


Oggi in Italia esiste la libertà di scelta terapeutica?
Una persona è libera di intraprendere una strada terapeutica piuttosto che un’altra, e soprattutto un medico, in scienza e coscienza può - per aiutare il suo assistito - decidere la cura migliore, anche se non riconosciuta e se va contro gli interessi delle lobbies del farmaco? La risposta a tutte queste domande purtroppo è NO!

A cosa serve allora riempirsi la bocca di belle parole come: libertà, costituzione, diritti, se e quando una persona malata di tumore, per esempio, può solamente ‘scegliere’ tra chemioterapia, radioterapia e chirurgia? Un medico del terzo millennio, nonostante il giuramento di Ippocrate (“primo non nuocere”: la chemio è non è un veleno mortale?) e nonostante la Dichiarazione di Helsinki del 1964 (dell’Associazione medici mondiale), NON può scegliere una strada terapeutica, ma DEVE stare ai protocolli ufficiali.

L’ultimo in termini di tempo è il dottor Paolo Rossaro di Padova, indagato addirittura per “omicidio colposo”, perché avrebbe utilizzato metodologie non convenzionali, oltre a quelle ufficiali, in cure oncologiche e nonostante il paziente purtroppo deceduto (uno su migliaia di casi) avesse firmato il consenso informato (quindi era pienamente consapevole)!

Oggi se una persona muore dopo la chemioterapia va bene, ma se muore perché non ha voluto farla (in libertà di coscienza) non va bene e bisogna indagare il medico.
L’attuale paradigma nel caso del cancro, anche se si può estendere a tutta la medicina allopatica, impone come cura: la chemioterapia, la radioterapia e la chirurgia. Null’altro.
Si potrebbe pensare a questo punto che i risultati di queste terapie siano così straordinari, da imporli per legge!
Ma non è così: basta leggere i dati sulla mortalità per tumore, previa cura ufficiale, per comprendere che queste terapie sono un fallimento su tutta la linea: migliaia di persone ogni anno in Italia muoiono nonostante i protocolli scientifici e nonostante le belle e incoraggianti parole dei luminari della scienza.

Una malattia mortale convoglia soldi pubblici e privati che vengono investiti e quindi fagocitati dalle lobbies, ma non con l’obiettivo della cura definitiva, chiuderebbero i battenti.
Infatti nonostante tutte le ricerche, si continua a morire di cancro, di problemi cardiovascolari, per fare due esempi, più di prima.

Pensiamo veramente credere che l’essere umano sia un piccolo ammasso sanguinolento formato da miliardi di cellule, e il tumore una massa informe che cresce e si sviluppa dentro per un motivo sconosciuto o casuale?

Oggi si evince che il nostro DNA non è infallibile, ma che svariati eventi lo alterano sino al punto che non riparandosi più muta e diviene canceroso.
Adesso si pensa di trovare la medicina che blocchi questa catena e agisca sul DNA malato per eliminarlo.

La Target Therapy potrebbe essere la svolta in quasto fosco quadro delineato, perchè si DEVE assiocare ad uno stile di vita diverso, deve la popolazione modificare le insane abitudini e, durante la vita assumere tutte quelle sostanze protrettrici (vitamina C e D ed Acido acetil-salicilico) che rallentino o proteggano dalla mancata riparazione del DNA e solo allora se la neoplasia si siluppasse realmente quasto farmaco ad azione sub-molecolare avrebbe pieno successo.
L'unione della c.d. medicina alternativa o naturale con la tecnologia biochimica. Il salvataggio di vite, (purtroppo) coll'interesse econimico.

Ma siamo ancora prima dell'alba

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