sabato 27 agosto 2011

Il pericoloso uso degi antibiotici negli allevamenti

Il quotidiano “The Independent” ha riportato che negli ultimi dieci anni tra gli agricoltori del Regno Unito è fortemente aumentato l'uso di antibiotici, con la conseguenza che si creano ceppi di batteri resistenti e quindi di difficile cura.


Negli ultimi dieci anni è aumentato fino a un massimo di otto volte l’utilizzo negli allevamenti di tre classi di antibiotici ritenuti dall’OMS "di notevole importanza per la salute umana": le cefalosporine, i macrolidi e fluourochinoloni.


Gli esperti dicono che l'allevamento intensivo, che alleva migliaia di animali in condizioni disumane per soddifare la bramosiai delle grandi catene di supermercati, necessita sempre di una quantità maggiore di antibiotici per far crescere più animali. Il mese scorso, gli scienziati britannici hanno identificato un nuovo tipo di Staphylococcus aureus resistente alla meticillina. Anche se questo organismo può essere distrutto con la pastorizzazione, si teme che possa diffondersi dai bovini agli esseri umani.


I geni resistenti che fanno parte del corredo del ceppo tossico di E. coli possono trasferirsi ai ceppi residenti nell’uomo. La Germania è stata lo scorso mese il centro di diffusione di un virulento ceppo di E. coli resistente agli antibiotici, che ha ucciso 39 persone e ne ha causato il ricovero di altre 3300: anche la sua propagazione è stata attribuita a un uso eccessivo di antibiotici negli allevamenti. Questo sviluppo sottolinea la minaccia globale portata dalla diffusione di organismi che non rispondono ai farmaci attualmente in uso.


Secondo i dati dell'OMS si stima che nell’Unione Europea ogni anno muoiano circa 25.000 persone a causa di infezioni batteriche che sono resistenti agli antibiotici. Gli ultimi numeri rilasciati dall’Health Protection Agency britannica mostrano un forte aumento dei batteri resistenti ai carbapenemici, un nuovo tipo di antibiotico potente, tanto da essere diventato un "problema globale di salute pubblica".


Nel 2011 sono stati identificati fino a maggio 657 casi, una cifra doppia del totale del 2010. Alcuni pazienti hanno contratto una setticemia mortale. L’Agenzia Europea dei Medicinali (EMEA) e gruppi si scienziati indipendenti hanno messo in guardia sulla connessione tra l'uso delle moderne cefalosporine e l'incidenza di Methicillin-resistant Staphylococcus aureus (MRSA); Mark Holmes, docente di medicina veterinaria presso l'Università di Cambridge che ha guidato la ricerca sul nuovo tipo di MRSA, ha dichiarato: "Le cefalosporine sono tra gli antibiotici più efficienti e moderni e sono molto usati negli animali da allevamento. Forse dovremmo tornare a usarle solamente per gli esseri umani.''


La Norvegia, la Danimarca e la Svezia stanno introducendo normative severe sull'uso di antibiotici negli animali da allevamento, che richiederanno una diagnosi specifica da effettuare con prove di laboratorio per dimostrare quale tipo di antibiotico sia necessario. Ma in Gran Bretagna questi farmaci sono comunemente usati per evitare la mastite ai bovini, un'infezione della mammella che si verifica più frequentemente negli animali munti in modo eccessivo. Secondo le parole di Holmes: "Siamo l'unico paese dell'Unione Europea che consente alle aziende farmaceutiche di vendere antibiotici direttamente agli agricoltori. Penso che sia ragionevole aspettarsi che le autorità debbano limitarne la vendita alle persone. Ci sono 18.000 i produttori di latte e molti a malapena riescono a guadagnarsi da vivere; per questo, andare da loro e dirgli di smettere di utilizzare gli antibiotici è ridicolo. Le autorità dovrebbero essere pronte a intervenire e dovrebbero trovare il modo migliore per proteggere gli allevamenti dai ceppi resistenti agli antibiotici." ”Soil Association” ha ''chiesto'' di porre fine all'uso routinario degli antibiotici negli allevamenti da latte e l'introduzione di test completi dell’MRSA per gli animali da allevamento, per i lavoratori agricoli, per il latte e la carne.


Gli scienziati hanno allertato sulla resistenza agli antibiotici da decenni, ma il problema si è acutizzato da quando ci si è accorti che la ricerca non riesce a produrre molecole di antibiotico a largo spetto, l'ultoma molecola scoperta (cefalosporina) è oramai vecchia di decenni. Sopertutto nelgli ospedali questo dato allarma in quanto ogni insorgere di infezione pst operatoria è di difficile gestione e rischia di propagare piccole epidemie interne. Il Clostridium difficile, il batterio che determina la diarrea da antibiotico, che fino a 15 anni fa non rappresentava un problme e che era tamponato colla somministrazione di fermenti vivi adesso è causa di epidemie ospedaliere. Un progetto di legge è stato presentato giovedì nel Senato USA per incoraggiare lo sviluppo di nuovi antibiotici contro le infezioni che resistono ai farmaci esistenti.
Fonti essenziali


http://www.soilassociation.org/


http://www.hpa.org.uk/


http://www.cbsnews.com/stories/2010/06/28/health/main6626710.shtml http://www.princeton.edu/~greening/downloads/antibiotic_table_tent1.pdf

domenica 21 agosto 2011

oggi al bar ho sfogliato un noto giornale rosa, ho letto una notizia in prima pagina che ripoto im immagine (con buona pace del copyright) in quanto non è riassumibile a parole.




Il deficit sanitario della regione liguria nel primo trimestre 2011 è di 165 milioni di euro.

Forse la cura ai deficit sarebbe avere un po' più di morale.

E non venitemi a dire che quaella calcistica è una società privata che coi soldi privati fa quello che vuole; un minimo, dico solo un minimo di decenza sarebbe auspicabile quando si parla, poi di migliaia di posti a rischio nel solo mese di settembre prossimo venturo.



Alcune fonti


http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2011/04/28/AOrFU2P-ticket_ospedale_montaldo.shtml

http://www.inail.it/repository/ContentManagement/information/P1540216585/12FTYN.pdf

http://www.ansa.it/web/notizie/collection/rubriche_economia/08/20/visualizza_new.html_753746404.html