domenica 7 novembre 2010

Biocaminetti una favola

Ultimamente sui quotidiani e in televisioni commerciali c'è una singolare pubblicità: quella dei biocaminetti che, a detta del produttore, sono caminetti senza canna fumaria ma anche senza fumo ed, udite udite, senza polveri sottili.

Funzionano principalmente con bio-etanolo ottenuto da biomasse, in particolare dalla fermentazione del mais.

Ma è davvero sicuro il bioetanolo?

Molti dicono di si , ma non appena andiamo in studi non sponsorizzati come quello del prof. Jacobson dell'università di Stanfordecco che tale convinzione viene messa in dubbio.

Lo studio, pubblicato dalla rivista Environmental Science Technology, cerca di stimare i possibili effetti sulla salute di una completa sostituzione della benzina con l' E85 (85% bioetanolo, 15% benzina) entro il 2020.

Lo studio tiene conto per tutti gli USA e in particolare per l'area di Los Angeles dei seguenti fattori:

  • proiezioni relative all'aumento della popolazione americana

  • proiezioni relative all'aumento del traffico

  • previsioni sulla diminuzione delle emissioni dei singoli veicoli.

Sulla base di queste ipotesi, il modello di Jacobson prevede nel 2020 unaumento del 4% della mortalità negli USA, a causa dei maggiori livelli di ozono determinati dall'uso dell'E85 (il legame tra livello di ozono troposferico e mortalità è abbastanza ben studiato).

L'aumento della mortalitàsale invece al 9% se si considera solo l'area di Los Angeles (dove si concentreranno circa il 30% di tutti i morti USA per ozono).Aumenti simili si osserveranno nei casi diospedalizzazione da ozono e nei casi di asma. Nonci dovrebbero essere invece variazioni significative nei casi di tumore.

Le previsioni di Jacobson sono segnate chiaramente da una certa incertezza (in particolare per quanto riguarda i futuri valori delle emissioni massime delle auto), tuttavia una cosa è certa, il bioetanolo non migliorerà la qualità dell'aria.

C'è una cosa che però non viene detta nello studio di Jacobson: se gli USA dovessero passare dalla benzina all'E85 avrebbero bisogno di una quantità di mais pari a circa 13-14 volte l'attuale produzione.

Dove andranno a prenderlo? Per coltivarlo occorrerebbe circa un terzo di tutta la terra arabile del pianeta...

Senza considerare della quantità di pesticidi impiegati per la coltivazione del mais.

Il biocaminetto riscalda la casa facendo risparmiare soldi.

E' vero?

Qui proprio non ci siamo.

Trasformare il mais in bioetanolo per poi bruciarlo in un caminetto è proprio una fesseria. Iniziamo a pensare ai costi necessari per coltivare il mais, distillarlo in alcool ed infine per trasportarlo.

Insomma il costo energetico del bioetanolo è talmente alto che è proprio insensato bruciarlo nel caminetto.

Che la cosa sia del tutto insensata la vedete anche senza troppo grattarvi la testa sulla resa energetica. Circa 20 litri di bioetanolo vi costano 65 Euro, ovvero 3.25 Euro al litro (!!!!), E' quasi più conveniente utilizzare della grappa (è bioetanolo anche quello), ma ci siamo vicini.

Considerate che un chilo di legna costa circa 10 centesimi. La legna ha un potere calorifico che è circa la metà di quello del bioetanolo ma, a parità di potere calorifico, il bioetanolo costa oltre dieci volte di più.

Poi se uno vuol vedere questo arnese per quello che è, ovvero una cosa puramente decorativa, va anche bene. Sicuramente, crea un’atmosfera romantica e se invitate a cena una bella signora (o signore) può darsi che il caminetto a bioetanolo vi dia una mano per l’impresa di sedurla/o.

Il biocaminetto non è inquinante e non necessita di canne fumarie

Dalle scuole elementari insegnano che il prodotto di qualsiasi combustione è acqua e anidridecarbonica

Installare un bracere (perchè è di questo che parliamo) in ambienti non idonei troviamo, ad esempio finestre sigillate per ridurre gli spifferi e la dispersione di calore. In queste condizioni, uno di questi caminetti privi di canna fumaria potrebbe fare dei danni alla salute.

Tenuto acceso in continuo da qualcuno che si può permettere il bioetanolo a questi prezzi potrebbe portare a un’aumento della concentrazione di CO2 sufficiente per farvi venire una bella emicrania e forse anche qualcosa di peggio.

Insomma il marketing ha superato ogni decenza.

Se fino a qualche decennio fa le aziende studiavano il mercato ed i consumatori e davano dei prodotti di cui avevamo bisogno, adesso ci creano dei bisogni!

Fonti principali

M.Z.Jacobsonm Environ.Sci.Tecnol.,ASAP Article (pubblicato sul web il 18 aprile 2007

http://www.nytimes.com/2006/12/18/nyregion/18wood.html?_r=1