lunedì 19 dicembre 2011

correlazione fra materia e spirito

Il Verbo, emanato dalla mente divina, ha creato il movimento universale e che mediante l'azione reciproca di due forze contrarie l'azione e la reazione - ha generata l'armonia di tutte le varietà della Natura.

«Io faccio splendere la luce primitiva sulla strada delle tenebre con l'aiuto della grande forza magica della mia Parola» (Papiro di Torino).
Nel Prometeo di Eschilo, la parola di Zeus, personificata nella Potenza, lega con catene invincibili il Dio sulla vetta più selvaggia del Caucaso.

Ed ancora: «Indi Dio creò sette spiriti che governano il mondo sensibile, e questi esecutori della sua volontà regolano ciò che viene chiamato Destino» (Ermete - Pimandro).

Nella genesi ermetica ogni pianeta è animato da uno Spirito che irradia e spande la sua influenza sui mondi inferiori.
Questi Spiriti corrispondono agli arcangeli della teogonia cristiana.
Gli Arcangeli sono, secondo Dionigi l'Areopagita, i messaggeri dei segreti divini.

Il mistero delle sette stelle nella mano di Dio, e dei sette candelieri d'oro (APOCALISSE – cap I) sono la trasposizione dei sette pianeti ed i sette spiriti o gli Arcangeli che li animano.
I quattro animali che stanno innanzi al trono circondato dai sette spiriti, simbolizzano i quattro elementi, l'Aria, il Fuoco, l'Acqua e la Terra, che mediante le loro reciproche combinazioni hanno create tutte le opere della Natura.

In tal modo tutto si chiarisce al lume della sapienza antica.
La scala di Giacobbe, percorsa in ambedue i sensi, dal Cielo alla terra e dalla terra al cielo, dagli angeli di Dio, raffigura perfettamente i rapporti che esistono tra il mondo fisico ed il mondo spirituale. Questa stessa significazione riscontriamo nella parola religione (religare): unione, legame della terra con il mondo superiore.

In questo senso bisogna interpretare Plutarco, quando scrive: «La religione è la storia allegorica della Natura» (Opere morali).
Infatti la natura è lo spettacolo permanente delle analogie che uniscono le sfere fisiche alle sfere immateriali.

«I fenomeni del mondo fisico e quelli del mondo morale sono stati sempre tra loro connessi nel pensiero del padri dell'Umanità. Tutta l'antichità, con i suoi monumenti, con le sue costumanze è piena di questa analogia» (BALLANCHE - Palingenesi).
Platone, nel Parmenide, scrive: «Le Idee sono come i modelli generali della Natura, le altre cose rassomigliano loro; sono le loro copie».
Ogni oggetto naturale è dunque la rappresentazione di una idea, di cui il prototipo è nel cielo. La natura visibile è modellata sull'invisibile, come il corpo è modellato sull'anima.

La natura è, secondo le parole d'Isaia, «la veste di Dio».
Ne risulta che la fisiognomica è una scienza esatta. Tutto rivela l'uomo: le proporzioni e le linee del suo corpo, ogni tratto del suo viso, la sua statura, il suo modo di camminare, l'accento della sua voce, le sue parole, il suo sorriso ed i suoi atti, tutto è come lo specchio dell'essere interiore.

Ora, come c’è correlazione perfetta tra il corpo e l'anima, così la stessa correlazione esiste tra tutte le creazioni del mondo sensibile e le sfere celesti.
Il microcosmo è la traduzione e la riduzione del macrocosmo, e questa identità è ben nota ai grandi artisti. La Potenza dell'Arte ha innanzi tutto per oggetto il penetrare i simboli della natura e rappresentare mediante la perfezione della forma l'essenza imperitura degli esseri.

effetto specchio uno dei misteri del cervello

Alcuni comportamenti che, partendo dalle scoperte sulle relazioni e sulle competizioni intra ed inter-emisferiche sulla gestione delle informazioni di Flor-Henry, di Strauss e di Kosaka, egli attribuisce ad una dominanza emisferica imperfetta in soggetti malati o sani, ossia ad una dominanza temporanea, stabile o stabilizzata di strutture, aree o funzioni di quell'emisfero celebrale che abitualmente non è l'emisfero dominante per uno specifico compito.

La dominanza dell'emisfero cerebrale destro (sede dell'emotività) sull'emisfero sinistro (sede della razionalità) può dar luogo a comportamenti cognitivi incongrui quali il mirror writing, il mirror reading e il mirror speaking.

Tali comportamenti, derivanti non solo da patologie specifiche del sistema nervoso centrale, ma anche da traumi accidentali allo stesso, da interventi neurochirurgici o dal consumo di oppiacei o di alcol, hanno alla loro base un meccanismo cerebrale già noto da tempo, che fa sì che stimoli percettivi producano contemporaneamente nei due emisferi cerebrali un engramma e il suo opposto; quest'ultimo viene normalmente soppresso. In particolari condizioni, questo meccanismo di soppressione viene inibito, per cui l'opposto può farsi presente con un'immagine di solito a specchio.
Non solamente la scrittura, la lettura o il linguaggio possono acquisire comportamenti a specchio, ma anche la manipolazione di oggetti può avvenire al contrario.

L'esistenza di questo meccanismo cerebrale è provata dal fatto che se si fissa per qualche minuto una superficie rossa e si passa repentinamente ad una superficie bianca (assenza di colore), per qualche istante, prima di venire soppresso dal meccanismo d'inibizione, l'occhio vedrà il colore verde, ovvero l'opposto del rosso. Proietta all'esterno, quindi, il colore che si è formato nell'emisfero non dominante, più lento nell'adattarsi al nuovo stimolo.
Ciò che in definitiva il Dott. Cocchi sostiene è che se dunque il nostro cervello è sempre in grado di percepire l'opposto di ogni stimolo, e, in presenza di determinate patologie che inibiscono il meccanismo di soppressione dell'opposto, può produrre in certi soggetti la scrittura, la lettura o il linguaggio al contrario, ne consegue inevitabilmente che la nostra mente è certamente in grado di cogliere anche il contrario di una frase rovesciata, se disposta in sequenza adeguata, e che quindi un messaggio a ritroso è un mezzo idoneo per raggiungere la nostra psiche.

Prendiamo la frase: "Oggi sono andato a far la spesa"; se la rovescio diventa: "aseps al raf a otadna onos iggo". Ora, mentre sappiamo con sicurezza che il cervello è in grado di rovesciare le parole, non ci risulta che sia in grado di far questo con le frasi, e meno che mai con testi più lunghi. Se però la frase di prima io la sento, sia pur con le parole rovesciate, ma rispettando l'inizio e la fine della frase, in questo modo: "iggo onos otadna a raf al aseps", il cervello di destra può tranquillamente decifrarla, dovendosi solo limitare a rovesciare una per una le parole, che sono già nella sequenza giusta.

Tali studi inducono a conclusioni anche allarmanti la prima riguarda la possibilità di essere manipolati premezzo di opportuni messaggi subliminali che colti dall'emisfero destro sono memorizzati senza aver compiuto il passaggio alla coscienza, per poi ricomparire al momento opportuno anche qui senza una piena presa di carico dalla parte razionale dell'encefalo; questo dato in un mondo pieno di media può indurre ad influenzare la scelta di consumi o peggio di decisioni politiche (vedi la campagna elettorale di Obama). La seconda deve far riflettere sulla cosidette malattie psicologiche, che possono semplicemente rientrare in uno sto conflittuale della compresenza dei due emisferi.


L. Cordella, «Lateralizzazione emisferica: aspetti dinamici in ambito biologico», in Riv. Ital. Disturbo Intellet., 1991, 4, pagg. 57-71.
J. L. Bradshaw, N. C. Nettleton, K. Patterson, «Identification of mirror-reversed and non-reversed profiles in same and opposite visual fields», in J. Exp. Psychol., 1973, 99, pagg. 42-48.

dove dirigersi?

La volontà degli dei era interpretata dai sacerdoti, che avevano varie specialità: alcuni erano esperti nell'osservare i lampi, altri nel volo degli uccelli, altri ancora nell'osservare le viscere degli animali sacrificati.

La sede della vita era nel fegato e solo chi conosceva la sua esatta morfologia poteva distinguerne tutti gli aspetti normali e non e quindi poterne interpretare i sacri messaggi, che il viscere, estratto dall'animale immolato  (reso sacro), portava in sè.

Messaggi inviati non per evitare l'accadersi degli eventi, ma solo per poterne essere a conoscenza, quindi spiritualmente e moralmente pronti.

Oggi, moderni e sazi intellettualmente, ancor di più abbiamo bisogno di conoscere il fururo, pavidi piccoli essereri sedotti dal benessere fatuo della società dei beni, spaventati per un incerto futuro che ci privi dell'inutile.
E così acquistiamo beni fatui e inutili e vaghiamo spendendo denaro per ottenere quello che persumiamo essere il futuro, dimentichi che la conoscenza di ciò che è nella mente degli dei può essere ottenuta solamente con profonda fede e fatica.

Fatica dovuta all'impegno necessario per poer avere il reale campbiamento interiore, fede perchè si deve avere la certezza che spostando i propri pensieri si può effettuare il cambiamento interiore, iniziando a parlare con integrità'; affermando solo quello che intendi dire e quindi evitando di usare la parola contro te stesso e gli altri.
Il cambiamento procede non personalizzando e non presupponendo mai nulla di ciò che accade o è comunicato.
E poi se si opera facendo del prorpio meglio, ci si ama ad accettarsi e si inizia ad imparate dagli errori. Imparare dai propri errori significa praticare, guardare con onestà i risultati e continuare a praticare.