mentre da noi si parla solo, ci si accapiglia sul vuoto
ecco cosa accade
Mentre il premier Enrico Letta vola a Bruxelles per discutere di lotta all’evasione e all’elusione, la principale azienda italiana, la Fiat, comunica di spostare la sede fiscale di una parte del gruppo in Gran Bretagna. Per sfruttare i servizi della Piazza finanziaria inglese, certo, ma anche per pagare meno tasse in Italia, come spiega nel prospetto di quotazione a Wall Street. Le azioni della holding olandese FI Cbm, che assorbirà Fiat Industrial e Cnh, saranno infatti scambiate anche negli Stati Uniti.
Se la politica italiana avesse dedicato a questi temi lo stesso tempo che ha passato a parlare di Imu, forse ora non ci sarebbe bisogno di spremere ancora i contribuenti con Iva, Tares, e tutto il resto. E magari il gettito fiscale che serve a tenere in ordine i conti arriverebbe dalle grandi imprese invece che dai lavoratori dipendenti a reddito fisso che non possono evadere. E neppure trasferire la propria residenza fiscale all’estero.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/05/22/fiat-la-legge-del-lingotto/602303/
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento