mercoledì 25 gennaio 2012

il diabete: sicuri che lo si voglia guarire? II parte

A prpopsito di diabete ecco un'estratto da un'intervista dove si evince che da questa malattia si può uscire considerandola uno stato di malessere e di mal-educazione che l'organismo subisce

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Il mio nome è A. P., diabetico insulino-dipendente dal 1997 fino a due anni fa, quando ho tolto completamente l’insulina. Andando per ordine, circa 25 anni fa sono diventato vegetariano, ma un vegetariano non saggio, perché ho commesso diversi errori: ho eliminato la carne ma mangiavo troppi cereali raffinati, troppi formaggi. Troppo di tutto. E infatti, grazie a questa scorretta alimentazione mi è venuto il diabete associato a problemi di peso e disturbi al fegato. Ero costretto a farmi 22 unità di insulina al mattino, 20 a mezzogiorno, 22 alla sera e 20 unità alla notte prima di andare a dormire. Oltre 80 unità al giorno! ...

D: Ti ha aiutato qualcuno? R: No, mi sono completamente arrangiato. Mi sono detto tra me e me, che comunque andava, nella peggiore delle ipotesi, tornavo a mangiare le stesse cose di prima. Quindi ho cominciato a farmi i germogli in casa, riscoprire verdure che prima non mangiavo (avocado, verdure di tutti i tipi). Tutti i vari tipi di semi: sesamo, girasole, zucca, eliminando completamente tutti i cereali. Praticamente ho mangiato solo frutta e verdura cruda per un intero mese.
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Trascorso un mese mi sono trovato così bene in salute e con così tanta energia che ho deciso di fare altri tre mesi. Il primo mese ho perso 5 kg, e dopo gli altri tre mesi sono calato di 24 kg! Oggi peso 72 kg e sono alto 1 metro e 72.
D: Cosa hai fatto dopo questi altri tre mesi? R: Devo dire che mi sono trovato benissimo: la pelle ha cominciato a cambiare e infatti gli amici mi dicevano che sembravo molto più giovane. Ho allora iniziato a introdurre qualche cibo cotto sottoforma di cereali, per esempio grano saraceno, miglio, riso integrale. Circa 40 grammi per porzione con moltissime verdure crude e cotte. Il piatto, grazie alle verdure mi riempiva molto.Da allora, ho preso l’abitudine di iniziare sempre il pasto, sia pranzo che cena, con le verdure crude prima, poi tutto il resto cotto.

D: Adesso entriamo nei particolari, mi riferisco all’insulina e alla glicemia.
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Misuravo la glicemia 2 anche 3 volte al giorno. A mezzogiorno ho fatto 10 unità e mangiando solo insalata e noci la glicemia mi era scesa a 60. Stavo andando in ipoglicemia! Quindi ho mangiato qualcosa di dolce come un frutto, che me l’ha fatta salire a 80. Al pomeriggio ogni due ore mangiavo sempre un frutto crudo. E qui viene il bello: alla sera NON mi sono fatto insulina perché avevo paura che mi facesse scendere troppo la glicemia! Il mio pensiero è stato quello di fare alzare la glicemia, lasciarla andare e stare a vedere cosa succedeva… Incredibilmente dal giorno dopo non ho fatto più insulina!!! A colazione la glicemia è salita a 220, a mezzogiorno era 180 e alla sera intorno ai 250. Senza più paura, con totale fiducia ho aspettato per vedere cosa succedeva e come rispondeva il mio corpo…
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Il 3° giorno la glicemia era 180 di mattina, 160 a mezzogiorno e ancora 180 alla sera. Il 4° giorno alla mattina 160 a mezzogiorno 140 e 160 alla sera. Il 5° e 6° giorno inspiegabilmente (per la medicina ma non per la Natura umana) la glicemia si è regolarizzata tra i 110 e i 160. Da quel momento non mi si è più alzata. Per esempio, la glicemia sopra i 200 non mi è più andata se non rarissime volte in passato quando magari sgarravo con una pizza bianca. Ma mentre una volta mi sarebbe andata oltre i 350, ora non più dei 200, il che denota che l’organismo ha ripreso a funzionare, il fegato e il pancreas hanno iniziato a lavorare.

D: Sono passati circa due anni da quando hai smesso l’insulina: come stai e come ti senti?
R: Non voglio assolutamente più tornare a farmi l’insulina! E’ proprio questo mio sentire che mi ha dato e mi da la forza di continuare. Non voglio più essere schiavo di una sostanza chimica.Non sto credendo a nessuno, ho semplicemente visto su di me, sperimentandolo, che questo sistema di vita ha funzionato e funziona. In questi due anni sono stato benissimo. Mi sento, rispetto prima, cinquanta volte meglio: molta più energia, più forza, dormo meglio la notte, non mi ammalo più, cosa che invece succedeva spesso prima. Maggior concentrazione e sono certamente più calmo.
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D: Cosa potresti consigliare oggi, con la tua esperienza di vita, alle persone che stanno vivendo lo stesso disagio?
R: Consiglierei di iniziare questo tipo di cambiamento di stile di vita, senza pensarci un minuto in più. Migliorando lo stile di vita oltre a stare bene, si possono ridurre serie problematiche future.

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Altra cosa molto importante, è di non farsi scoraggiare dalle persone che ci circondano, gli amici e parenti, perché vi diranno che rischierete di morire, di deperire ogni giorno di più, di perdere energia, ecc. Esattamente il contrario di quello che voi sentirete, se proverete, e cioè l’energia aumenta assieme a tanto altro.
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Come tutte le malattie anche il diabete trova la sua radice dentro l'organismo e no fuori di esso, il sintoma è uno specchio un segnale.Non è indispnsabile la chimica per guarire, certo può aiutare come in altri casi, ma questo sche ho riportato è paradigmatico di come la sola medicina tradizionale sia schiava di chi produce i farmci e non riesca più a vedere l'uomo.

fonte:
http://www.disinformazione.it/uscire_dal_diabete.htl

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