martedì 4 dicembre 2012

A Whiter Shade Of Pale: un colpo di genio

Vagamente ispirata all’Aria sulla quarta corda dalla Suite n. 3 in sol maggiore di Johann Sebastian Bach.

Deflagrata nel mondo musicale nel 1966, nel 1968 si prende il premio come migliore canzone dell'anno, e possiamo dire che da quel momento la sua notorietà non è mai scesa, anzi. Dicono siano state 800 le cover version. Ricordiamo Annie Lennox, Joe Cocker e i nostri Dik-Dik.

Ecco il testo tradotto

 Ignorammo le luci del Fandango
 Come i carrelli che giravano sul pavimento
 Sentivo una specie di mal di mare
 Ma la folla chiedeva il bis
 Nella stanza il mormorio era così forte
 Da far sollevare il soffitto
 Quando domandammo ancora da bere
 Il cameriere arrivò con un vassoio
 E fu così che poi
 Mentre il mugnaio raccontava la sua storia
 Il volto di lei, dapprima solo spettrale,
 Schiarì in un'ombra tenue
 Lei disse: "Non c'è motivo
 Lo vedi da solo come stanno le cose"
 Ma io ero perso fra le mie carte da gioco
 E non avrei permesso che lei fosse
 Una delle sedici vergini vestali
 In partenza per la costa
 E anche se i miei occhi erano aperti
 Sarebbe stato lo stesso se fossero stati chiusi
 E fu così…

Da subito, il testo ermetico di "A Whiter Shade of Pale" ha attirato la curiosità degli appassionati e degli addetti ai lavori. Cosa si cela dietro le parole di Keith Reid, c'è un messaggio, o sono parole sciolte unite solo dalle note musicali?

In tutti questi anni il testo è stato analizzato in ogni minimo dettaglio, e moltissimi hanno voluto cercare in quei versi significati nascosti e riferimenti letterari, collegando le parole di Keith Reid a passaggi di "Canterbury Tales" di Geoffrey Chaucer, o di "Tam o' Shanter" di Robert Burns, o di "Alice in Wonderland" di Lewis Carroll. Ma il reale significato della canzone non si è mai chiarito.
Ricordiamo che nelle versioni eseguite dal vivo, la canzone conteneva ulteriori due strofe, tagliate nel disco rispettare il canonico tempo di quattro minuti.

Chissà, magari la chiave di lettura è negli ultimi due versi:

So we crash-dived straightway quickly
And attacked the ocean bed

 Allora immediatamente ci tuffammo con forza
E affrontammo il letto dell'oceano

Chissà, semplicemente la storia di una seduzione che alla fine riesce...

Lo stesso Keith Reid racconta:
"Quello che provo con le canzoni è come quando si ha un pezzo di puzzle, l'ispirazione o una qualsiasi altra cosa. In questo caso ho avuto quel titolo, 'Whiter Shade di Pale' e ho pensato, c'è una canzone qui. E si compone il puzzle inserendo il pezzo che hai. Cerchi di comprendere il quadro generale, trovi quello che manca ed inserisci quel pezzo."

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