
Ogni tanto la stampa scrive sulla cosi detta influenza suina, narrando di nuovi casi e sulla necessità della vaccinazione.
L’autorevole “Le Figaro” riporta a proposito un dato emerso dal uno studio finlandese.
Su centomila vaccinati contro il virus H1N1 30 hanno sviluppato narcolessia, una malattia degenerativa irreversibile del cervello. Tutti e trenta sono giovani prepuberi.
Tutta la popolazione affetta da questa malattia anno avuto il vaccino della ditta Glaxo.
Nell’attesa di stabilire se si tratti di un “incidente” da eccipienti o un temuto effetto collaterale al vaccino il Ministero della Sanità finlandese ha sospeso la vaccinazione e ritirato tutte le scorte di vaccino dal commercio e dall’uso.
Da rimarcare che i casi di narcolessia dichiarati in Finlandia, sino a prima dell’introduzione del vaccino, erano 7 in tutto il 2007 e 10 in tutto il 2008.
Non voglio riportare altro che la notizia. Lascio i giudizi al lettore; la vaccinazione ha reso un servizio all’umanità, questo è certo, ma si è anche abusato della stessa.
Quando non è certa la pericolosità di una malattia è giusto creare questo farmaco, sapendo che non è puro?
L’autorevole “Le Figaro” riporta a proposito un dato emerso dal uno studio finlandese.
Su centomila vaccinati contro il virus H1N1 30 hanno sviluppato narcolessia, una malattia degenerativa irreversibile del cervello. Tutti e trenta sono giovani prepuberi.
Tutta la popolazione affetta da questa malattia anno avuto il vaccino della ditta Glaxo.
Nell’attesa di stabilire se si tratti di un “incidente” da eccipienti o un temuto effetto collaterale al vaccino il Ministero della Sanità finlandese ha sospeso la vaccinazione e ritirato tutte le scorte di vaccino dal commercio e dall’uso.
Da rimarcare che i casi di narcolessia dichiarati in Finlandia, sino a prima dell’introduzione del vaccino, erano 7 in tutto il 2007 e 10 in tutto il 2008.
Non voglio riportare altro che la notizia. Lascio i giudizi al lettore; la vaccinazione ha reso un servizio all’umanità, questo è certo, ma si è anche abusato della stessa.
Quando non è certa la pericolosità di una malattia è giusto creare questo farmaco, sapendo che non è puro?
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