Utilizziamo lo spazio, il cosmo per comprendere l'infinito.
Le galassie si possono rappresentare come "grumi" di materia luminosa e illuminata (stelle, pianeti, asteroidi, ecc), queste a loro volta sono raggrumate a decine a formare gli ammassi di galassie. Negli anni Ottanta si e' scoperto che questi ammassi sono anch'essi strutturati nei cosiddetti superammassi, tuttora oggetto di osservazione. Questo susseguirsi di vuoti e pieni di materia, ripetuti su scala sempre più grande rende l'idea della teoria dell'universo frattale. Un frattale è un oggetto geometrico dotato di omotetia interna (omotetia (composto dai termini greci omos = “simile” e tìthemi = “metto”) è una particolare trasformazione geometrica del piano o dello spazio, che dilata o contrae gli oggetti, mantenendo invariati gli angoli ossia la forma (nel senso intuitivo del termine) si ripete nella sua forma allo stesso modo su scale diverse, ovvero non cambia aspetto anche se visto con una lente d'ingrandimento. Questa caratteristica è spesso chiamata auto similarità oppure autosomiglianza.
La costruzione dei frattali, invece, non si basa su di un'equazione, ma su un algoritmo. Ciò significa che si è in presenza di un metodo, non necessariamente numerico, che deve essere utilizzato per disegnare la curva. Inoltre, l'algoritmo non è mai applicato una volta sola, ma la procedura è iterata un numero di volte teoricamente infinito: ad ogni iterazione, la curva si avvicina sempre più al risultato finale (per approssimazione), e, dopo un certo numero di iterazioni, l'occhio umano non è più in grado di distinguere le modifiche.
se osserviamo il frattale della galassia delle galassie esse si spingono all'infinito entro il punto dell'univocità, dell'Uno originario eed eloborate mediante il calcolatore la loro luce è ultravioletta.
Si giunge al punto uno dell'infinito da cui i multiversi di dipanano e si espandono apparentemente separati, ma uniti e compenetrati dalla energia ultravioletta rigenerante.
VitaVecchia era stanca e sdraiatasi prese ad immaginare e sognare. Immaginò così un varco e sul varco un piccolo fiore chiamato FioreNuovo e pensò........ " non posso oltrepassare il varco: calpesterei FioreNuovo"
Fiorenuovo chiese: "" Ciao cosa ti porta qui?"
E VitaVecchia: " sono stanca, ho sopportato tanto e ho il desiderio di un viaggio verso un luogo diverso."
Se cerchi un luogo diverso, rispose Fiorenuovo, hai già compiuto gran parte del cammino e..... hai mai riflettuto se stai compiendo il percorso giusto?
Certo che il percorso è quello giusto!, affermò VitaVecchia
Sarà, ma sono sicuro che il cammino che porta alla fonte, alla serenità e all'amore sia uno. Pensaci quale è il passo verso la Fonte? Dalla Mente al cuore o dal Cuore alla Mente?
VitaVecchia rimase colpita, si mise a pensare e poi con un filo di voce rispose a FioreNuovo: " ma l'uno non esclude l'altra".
Vita, Vita disse FioreNuovo:" sei capace di abitare entrambi i luoghi?"
Certo! fu la secca risposta" andrò a viverci e poi ti dirò!"
VitaVecchia allora giunse nella landa della Mente, vi si pose al centro e quindi si mise a cercare con lo sguardo il Cuore e la sua sorgente.
Ma con sgomento vide che il cielo di quella landa era talmente plumbeo che non le permetteva di vedere niente.
Allora, pensando in un fenomeno passeggero, con stizza e dicendo che non si poteva perdere tempo si recò nella terra del Cuore e da lì prese a cercare la Mente. Con somma sorpresa il cielo su quella terra era azzurro, cristallino e la Mente era visibile, distante solo un piccolo passo.
VitaVecchia comprese…
Fiore, Fiore dove sei? Avevi ragione, ho visitato, conosciuto entrambi i luoghi, quando ero sulla landa della Mente nel guardare attraverso il suo cielo non ho scorto il Cuore, ma quando invece ho abitato la terra del Cuore ho visto chiaramente la Mente, lei era lì, la potevo raggiungere in un attimo, lei era ad un passo solamente!
VitaVecchia questo tuo viaggio ti insegni che solo quello che viene dal Cuore giunge pienamente alla Mente . Il cuore è la sorgente dalla quale scaturisce la via che unisce il cuore alla mente, ma per poter effettuare il viaggio devi aver soggiornato nella terra del Cuore.
FioreNuovo hai ragione ma ora fammi entrare, da sempre provo a immaginare il varco e cosa c'è oltre, adesso finalmente riesco a vederlo nella Mente.
FioreNuovo rise all’impazienza di Vita Vecchia e poi disse: Il varco è aperto e oltre una nuova esistenza ti aspetta, hai compreso il cammino e il tuo passo non mi calpesterà.
Vita Vecchia la tua fatica sarà premiata, vivere sulla terra del cuore, vuol dire aver conosciuto Odio e Amore, Paura e Serenità, Rabbia e gioia.
Il cuore ha troppi sogni e la mente troppi bisogni, e solo quando sogni e bisogni busseranno insieme alla stessa porta, la vita smetterà d’essere una strada contorta.
E la VitaVecchia varcò il varco senza calpestare FioreNuovo che anzi iniziò a sprigionare tutto il suo profumo …
(L.Caliendo)
Fiorenuovo chiese: "" Ciao cosa ti porta qui?"
E VitaVecchia: " sono stanca, ho sopportato tanto e ho il desiderio di un viaggio verso un luogo diverso."
Se cerchi un luogo diverso, rispose Fiorenuovo, hai già compiuto gran parte del cammino e..... hai mai riflettuto se stai compiendo il percorso giusto?
Certo che il percorso è quello giusto!, affermò VitaVecchia
Sarà, ma sono sicuro che il cammino che porta alla fonte, alla serenità e all'amore sia uno. Pensaci quale è il passo verso la Fonte? Dalla Mente al cuore o dal Cuore alla Mente?
VitaVecchia rimase colpita, si mise a pensare e poi con un filo di voce rispose a FioreNuovo: " ma l'uno non esclude l'altra".
Vita, Vita disse FioreNuovo:" sei capace di abitare entrambi i luoghi?"
Certo! fu la secca risposta" andrò a viverci e poi ti dirò!"
VitaVecchia allora giunse nella landa della Mente, vi si pose al centro e quindi si mise a cercare con lo sguardo il Cuore e la sua sorgente.
Ma con sgomento vide che il cielo di quella landa era talmente plumbeo che non le permetteva di vedere niente.
Allora, pensando in un fenomeno passeggero, con stizza e dicendo che non si poteva perdere tempo si recò nella terra del Cuore e da lì prese a cercare la Mente. Con somma sorpresa il cielo su quella terra era azzurro, cristallino e la Mente era visibile, distante solo un piccolo passo.
VitaVecchia comprese…
Fiore, Fiore dove sei? Avevi ragione, ho visitato, conosciuto entrambi i luoghi, quando ero sulla landa della Mente nel guardare attraverso il suo cielo non ho scorto il Cuore, ma quando invece ho abitato la terra del Cuore ho visto chiaramente la Mente, lei era lì, la potevo raggiungere in un attimo, lei era ad un passo solamente!
VitaVecchia questo tuo viaggio ti insegni che solo quello che viene dal Cuore giunge pienamente alla Mente . Il cuore è la sorgente dalla quale scaturisce la via che unisce il cuore alla mente, ma per poter effettuare il viaggio devi aver soggiornato nella terra del Cuore.
FioreNuovo hai ragione ma ora fammi entrare, da sempre provo a immaginare il varco e cosa c'è oltre, adesso finalmente riesco a vederlo nella Mente.
FioreNuovo rise all’impazienza di Vita Vecchia e poi disse: Il varco è aperto e oltre una nuova esistenza ti aspetta, hai compreso il cammino e il tuo passo non mi calpesterà.
Vita Vecchia la tua fatica sarà premiata, vivere sulla terra del cuore, vuol dire aver conosciuto Odio e Amore, Paura e Serenità, Rabbia e gioia.
Il cuore ha troppi sogni e la mente troppi bisogni, e solo quando sogni e bisogni busseranno insieme alla stessa porta, la vita smetterà d’essere una strada contorta.
E la VitaVecchia varcò il varco senza calpestare FioreNuovo che anzi iniziò a sprigionare tutto il suo profumo …
(L.Caliendo)