mercoledì 22 maggio 2013

come legalmente le aziende sfuggono dal fisco

mentre da noi si parla solo, ci si accapiglia sul vuoto

ecco cosa accade

Mentre il premier Enrico Letta vola a Bruxelles per discutere di lotta all’evasione e all’elusione, la principale azienda italiana, la Fiat, comunica di spostare la sede fiscale di una parte del gruppo in Gran Bretagna. Per sfruttare i servizi della Piazza finanziaria inglese, certo, ma anche per pagare meno tasse in Italia, come spiega nel prospetto di quotazione a Wall Street. Le azioni della holding olandese FI Cbm, che assorbirà Fiat Industrial e Cnh, saranno infatti scambiate anche negli Stati Uniti.
Se la politica italiana avesse dedicato a questi temi lo stesso tempo che ha passato a parlare di Imu, forse ora non ci sarebbe bisogno di spremere ancora i contribuenti con Iva, Tares, e tutto il resto. E magari il gettito fiscale che serve a tenere in ordine i conti arriverebbe dalle grandi imprese invece che dai lavoratori dipendenti a reddito fisso che non possono evadere. E neppure trasferire la propria residenza fiscale all’estero.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/05/22/fiat-la-legge-del-lingotto/602303/


una pagina di grande saggezza

Potete realizzare qualsiasi cosa 
facendo un passo alla volta. 
Anche la vita che volete vivere. 
Se cercate di avere la visione globale 
di cosa volte fare nella vostra vita vi spaventerete.
Evitatelo,
non provateci nemmeno.
Il trucco è di focalizzarvi sul momento,
focalizzarvi e fare ciò
che vi viene chiesto di fare in quel momento
perché quello è l’unico luogo
in cui potete esercitare il vostro potere.

Joe Vitale,  è oggi considerato uno dei massimi esperti di marketing a livello mondiale. Ha scritto numerosi libri sui principi del successo e dell’abbondanza.

il prossimo 28 maggio una data importante per l'astronautica italiana

Il prossimo 28 Maggio dal Cosmodromo di Baikonur in Kazakistan sarà lanciata la capsula  Soyuz TMA-09M; perchè questa notizia? Farà parte dell'equipaggio l'italiano Luca Parmitano, che rimarrà per circa sei mesi sulla stazione Spaaziale Internazionale nell'ambito della Expedition 36/37. La sua missione denominata Volare, sarà articolata su diverse attività di sperimentazione da lungo tempo pianificate dal crew office della NASA. Molti degli esperimenti sono basati sul know how italiano.

Gli esperimenti più importanti saranno: Programma GREEN AIR. Obiettivo del programma è di utilizzare la sperimentazione in microgravità per caratterizzare il comportamento di nuovi combustibili durante il processo di combustione.
Programma DIAPASON realizzato dall’italiana DTM in cui per mezzo di apparacchiature sofisticate sraà possibile rilevare la presenza nell'atmosfera di particelle di dimensioni dell’ordine di pochi
nanometri,esoerimento essenziale per lo studio dell'inquinamento atmosferico
Programma ICE (Italian Combistion Experiment), condotto in una zona sicura della ISS si studieranno combustibili innovativi a basso impatto ambientale
Progetto FASES (Fundamental and Applied Studies in Emulsion Stability) sviluppato in collaborazione fra ESA, ASI e CNR-IENI di Genova analizzarà l’estrema varietà di possibili applicazioni delle tecnologie delle emulsioni in generale, progetto indispansabile alle necessità dell’industria petrolifera.
In oltrenell'ambito del progetto Education ESA/ASI, Luca sarà coinvolto in attività per giovani, ragazzi, appassionati e radioamatori, aspetto poco noto dai media, ma comune negli ultimi anni in quanto scuole e gruppi di radioamatori possono comunicare liberamente con gli astronauti della Sazione Spaziale.

Ultimo punto per cui questa missione è importante, non solo al di fuori della cerchia di appassionati, è che Luca Parmitano sarà il primo italiano ad effettuare una attività extra veicolare. Sono infatti programmate per il nostro astronauta due Passeggiate Spaziali che si terranno nel periodo Giugno/Luglio 2013. I compiti attualmente programmati per le EVA sono la lubrificazione del SARJ, l’aggiunta di una coperta termica a AMS-2 e al PMA e la riparazione del sistema di comunicazione in banda Ku.

Questa missione di lunga durata è possibile in quanto nasce da un Memorandum bilaterale diretto Nasa/ASI, in base al quale ASI ha fornito all’ente spaziale statunitense tre moduli pressurizzati abitativi (MPLM – Multi Purpose Pressurized Module) e il PMM (Permanent Multi Purpose Module) per la ISS.

Di seguito il link al Blog del Maggiore Luca Parmitano, uno de metodi per seguire la missione
http://blogs.esa.int/luca-parmitano/2013/0...walker/?lang=it

giovedì 16 maggio 2013

oltre le tre dimensioni, realtà



E' noto che da tempo esistono concetti che vanno oltre la sensazione fisica tangibile, questo è un dato di fatto che la scienza o rifiuta con energia o tenta di comprendere con varie teorie via via più precise, ma di difficile comprensione e sempre guardate con sospetto dalla classica mente razionale.

Che l'universo sia oltre i sensi è sempre innato nell'animo umano ultimamenete sono stati coniati termini per esprimere queste sensazioni.

Il termine iperspazio, caro alla fantascienza,  sarebbe il mezzo in cui si muovono i tachioni [1], la cui velocità non è mai inferiore a quella della luce e non ha limite verso l'alto. Si teorizza che tale spazio sia dotato di quattro dimensioni spaziali. Con la teoria della Relatività Ristretta A. Einstein fu il primo fisico ad introdurre iperspazio a quattro dimensioni (x,y,z,t), inglobando il tempo 't' nel comune spazio tridimensionale (x,y,z). 

Il senso della quarta dimensione è stato anche celebrato dalla poesia e per l'esattezza dal Paradiso ove, nell'Empireo[2], guardando i cori celesti illuminati dal fulgore divino, Dante, nella finzione poetica, sperimenti percettivamente aspetti tetradimensionali è dimostrato anche dallo spaesamento espresso dinanzi a quello spettacolo, per lui sublime ma fuori dalle normali aspettative sensibili, in quanto con forma e disposizioni impossibili per il mondo terrestre. Infatti per la vista tridimensionale la ricezione totale e diretta d'un luogo iperspaziale apparirebbe disorientante e illogica, dove non è possibile sperimentare le nostre proprietà percettive e cognitive ciò che appare è assurdo e incomprensibile. L'empireo è quindi una ipersfera.

La nozione della quarta dimensione si è sdoppiata in due diversi modi di pensiero.
Il primo: partendo dallo studio della fenomenologia naturale misurando l'evolversi del fenomeno in ampiezza, altezza, profondità e tempo. Da questo ne scaturisce che, essendo le prime tre grandezze per definizione le tre dimensioni dello spazio, il tempo diventa a pieno titolo la quarta dimensione.
Il secondo considerando le tre dimensioni del nostro spazio: altezza, ampiezza e profondità  ortogonali tra loro secondo le nozioni euclidee, inserisce il tempo come dimensione necessariamente ortogonale alle altre tre. In pratica tale rappresentazione ideologica si rifà alla geometria euclidea[3] estesa a quattro dimensioni.

La popolarizzazione dei concetti di spazi multidimensionali avvenne nel 1884 con la pubblicazione del libro Flatland: A romance of many Dimensions (in italia noto con il titolo Flatlandia) scritto dall'inglese Edwin Abbott. Da questo testo prese ispirazione anche Gaston De Pawlowsky che nel 1912 pubblicò, interamente, 
la sua opera intitolata Voyage au pays de la quatrième dimension.
Con la definizione della relatività, da parte di Albert Einstein, nel 1905 e i successivi studi e osservazioni sul comportamento della luce sotto il campo gravitazionale prodotto dal Sole, nel 1908 si ottennero fondati motivi per ritenere la quarta dimensione non solo un concetto teorico, ma anche una realtà. 
Einstein stesso, in quel periodo ideò il modello di spazio quadrimensionale in cui la quarta dimensione era il tempo.
Nel 1908 il matematico tedesco Hermann Minkowski, servendosi di nozioni di geometria non euclidea perfezionò un modello spazio-temporale indipendente dal sistema di riferimento.
Lo spazio-tempo è un concetto fisico che combina le nostre classiche nozioni tradizionalmente distinte di spazio e di tempo in un solo costrutto unico e omogeneo.
L'introduzione dello spazio-tempo è una conseguenza diretta della teoria della relatività ristretta, che stabilisce un'equivalenza fra lo spazio e il tempo.
Così come nella nostra visione classica dello spazio le sue tre dimensioni componenti sono equivalenti e omogenee fra loro e relative all'osservatore (ciò che è considerato avanti o dietro da un osservatore può essere considerato destra o sinistra da un altro osservatore disposto diversamente), la visione relativistica 
assimila anche la dimensione temporale (prima-dopo) alle tre dimensioni spaziali, rendendola percepibile in modo diverso da osservatori in condizioni differenti.
I punti dello spaziotempo sono detti eventi e ciascuno di essi corrisponde ad un fenomeno che si verifica in una certa posizione spaziale e in un certo momento. 
Ogni evento è perciò individuato da quattro coordinate. In genere, per visualizzare le coordinate spaziali si usano tre coordinate cartesiane determinate dalla scelta di una terna di riferimento ortogonale; esse si possono denotare con le tre lettere diverse x, y e z,la coordinata temporale si indica con t.
Se immaginiamo di osservare tutto lo spaziotempo dell'universo nella sua interezza, immaginando dunque di "uscirne fuori" per guardarlo, esso assomiglia, per ricorrere a un'utile metafora, a un filone di pane, nel quale ci sono le linee d'universo degli oggetti: la lunghezza è la dimensione temporale; per lo spessore e la larghezza ci sono gli eventi così come sono disposti nello spazio. Ricordiamoci che noi qui vediamo tutto lo spaziotempo, e dunque tutto lo spazio esistente e tutto il tempo (perlomeno del nostro universo[4]) sia trascorso che futuro. 
L'analogia precedente ha un errore di fondo (al quale però è impossibile ovviare): ogni fetta sottile di un vero filone di pane ha solo due dimensioni, mentre una "fetta" dello spaziotempo, comprende tutte e tre le dimensioni spaziali. La "visione" immaginaria e "in contemporanea" di tutto lo spaziotempo esistente è detta dai fisici e dai filosofi continuum spazio-temporale.

Kaluza ed Einstein cercarono di approfondire tale teoria di dimensione extraspaziale ma solo nel 1926, il matematico svedese Oskar Klein riuscì ad approfondire quel modello di quarta dimensione spaziale. Klein propose una quarta dimensione arrotolata in modo da costituire un cerchio intorno ad ogni punto dello spazio. Tale cerchio avrebbe avuto un diametro di 1,6x10 elevato alla -35 metri, cioè pari alla lunghezza di Planck[5].

La quarta dimensione considerando un parametro che per l'uomo non è sensoriale è di ardua comprensione sia pratica che razionale, è noto come Einstein subissato di critiche per l'introduzione della quarta dimensione in un convegno propose un problema: chiese ai colleghi di costruire quattro triangoli equilateri con sei stuzzicadenti. Nessuno dei presenti riuscì a posizionare su un piano gli stuzzicadenti per formare i triangoli richiesti, il che è appunto impossibile. Allora Einstein costruì un tetraedro (piramide a base triangolare) con i sei bastoncini e commentò: "Se non sapete usare la terza dimensione, che sperimentate tutti i giorni, come sperate di capire la quarta?"

Entrare in una nuova dimensione, significa muoversi in una nuova direzione.  Intraprendere un cammino distinto dal normale, usuale.
Noi uomini immersi nel mondo tridimensionali abbiamo difficoltà nel comprendere cosa sia la Quarta Dimensione, dovremmo uscire da noi stessi per comprendere questo concetto.
Comprendiamo e conosciamo le 3 dimensioni dello spazio. Ma quali sono le dimensioni del tempo?
Il momento presente (punto, senza dimensione). Abbiamo la percezione del punto, a-dimensionale... il momento presente, l'adesso, l'ora. 
Questo momento sempre sfuggente, che difficilmente riusciamo a percepire perchè subito diventa passato... Questo momento di transizione tra ciò che non è più e ciò che deve ancora essere.
Lo scorrere del tempo (linea, una dimensione). Diversi momenti presenti, uno in seguito all'altro costituiscono la linea del tempo, quella linea che contraddistingue, ad esempio la nostra vita, dal momento della nascita fino alla morte. Si chiama infatti proprio la linea del tempo. Il tempo quindi è un movimento continuo di momenti (statici), il tempo è movimento, la nostra percezione del movimento è determinata dal tempo. Ma dove si trovano il passato ed il futuro? Probabilmente essi sono nella quarta dimensione, quella che l'essere tridimensionale non può comprendere. cosi come ci è impossibile comprendere un eventuale corpo (essere) quadridimensionale che tentasse di comunicare con noi; questi costituito dal continuum spazio tempo avrebbe difficoltà nel materializzarsi  con noi che riusciamo a percepire solo l'adesso.E' una questione di percezione e di vibrazione l'accettare un qualche cosa considerato irrazionale, la nostra percezione ci permette di restare ancorati alle tre dimensioni o di innalzare le vibrazioni per per capire la quarta dimensione.

Da tutte queste nozioni cosa desidero evidenziare? Semplicemente che siamo circondati da uno spazio che è oltre il freddo razocinio dei numeri, che va oltre la sensazione tattile e la razionalità. Una realtà multidimensionale è da essere accettata, non compresa, è parte della nostra vita e solo la paura la respinge come frutto d'immaginazione o peggio di superstizione.
Il corpo, le cellule sono parte dell'universo multidimensionale, intrinsecamente esse sono pronte a questa vibrazione. Ritornando a Dante cosa è nell'immobile Empireo? L'amore quello assoluto da cui l'amore è l'energia per eccellenza, fisso immobile eppure carico di vibrazione. Fisso ed immobile alle nostre tre dimensioni e energia pura nella quarta.

Le facoltà della mente nasceranno e cresceranno parallelamente a questo e coloro che non sono pronti a viverle ne resteranno sconvolti. Saranno  resi ebbri da queste nuove possibilità  e talvolta  ciò li porterà a perdere la bussola.

[1] TACHIONI: particelle ammesse dalla teoria della relatività speciale, secondo la quale esso sarebbe una particella con un quadri-impulso di tipo-spazio, relegata ad una porzione tipo-spazio del grafico energia-momento; perciò non potrebbe mai rallentare alla velocità della luce o inferiore. Un effetto curioso è che, a differenza delle particelle ordinarie, la velocità di un tachione aumenta al diminuire della sua energia. Questa è una conseguenza della relatività ristretta in quanto il tachione, in teoria, ha una massa che elevata al quadrato è negativa.  tachioni compaiono in molte versioni della teoria delle stringhe. In generale la teoria delle stringhe dice che ciò che vediamo come "particelle" (elettroni, fotoni, gravitoni e così via) sono in realtà diversi modi di vibrare delle stesse strutture fondamentali, le stringhe. La massa di una particella può essere dedotta dalle vibrazioni della stringa: come dire che la massa dipende dalla "nota" suonata dalla stringa. I tachioni appaiono spesso nello spettro dei possibili stati delle stringhe, nel senso che alcuni stati hanno massa immaginaria; un esempio è lo stato fondamentale della stringa bosonica.

[2] EMPIREO: il più alto dei cieli, luogo della presenza fisica di Dio, dove risiedono gli angeli e le anime accolte in Paradiso, secondo la teologia medioevale. Luogo posto oltre i nove cieli materiali  non era limitato in dimensione né costituito da materia, come si credeva fossero gli altri cieli: era piuttosto un luogo spirituale, fuori dal tempo e dallo spazio, e mentre i nove cieli erano in perpetuo movimento, come una sorta di orologio cosmico che scandiva il trascorrere delle epoche, l'Empireo era eternamente immobile.

[3] GEOMETRIA EUCLIDEA: Gli elementi fondamentali della geometria euclidea sono il punto, la retta, ed il piano.
Di seguito si riportano i postulati di Euclide:
Tra due punti qualsiasi è possibile tracciare una e una sola retta.
Si può prolungare una retta oltre i due punti indefinitamente.
Dato un punto e una lunghezza, è possibile descrivere una circonferenza.
Tutti gli angoli retti sono uguali.
Se una retta taglia altre due rette determinando dallo stesso lato angoli interni la cui somma è minore di quella di due angoli retti, prolungando indefinitamente le due rette, esse si incontreranno dalla parte dove la somma dei due angoli è minore di due angoli retti.

[4]MULTIVERSO: esistenza di diversi universi paralleli, postulata dalla cosmologia. Tema che sarà sviluppato in successivo articolo. 

[5]LUNGHEZZA DI PLANCK: unità di lunghezza che fa parte di un sistema di unità di misura detto Unità di misura di Planck; può essere inoltre definita come "unità naturale", dal momento che viene ricavata a partire da tre costanti fisiche fondamentali: la velocità della luce, la costante di Planck e la costante di gravitazione universale. La teoria corrente suggerisce che una lunghezza di Planck sia la più piccola distanza oltre la quale il concetto di dimensione perde ogni significato fisico.


Bilbiografia:

Paradiso, Canto XXVIII 46-58.
Donal O'Shea, La congettura di Poincarè, Rizzoli, 2008 [2007], ISBN 978-88-17-02357-3
Martin Gardner, Mathematical Puzzles and Diversions, New York, Simon and Shuster Inc. 1959
Rudy Rucker, La quarta dimensione Milano, Adelphi, 1984
Lawrence M. Krauss La fisica di Star Trek , Milano, TEA,2002, ISBN 88-7818-804-2
Lisa Randall Passaggi curvi, Cles-(TN), Mondadori printing S.p.A, 2007
Paolo Schiannini (a cura di), Dizionario enciclopedico dei termini scientifici della Oxford University Press, Milano, RCS Rizzoli Libri S.p.A, 1990 ISBN 88-17-14522-X
Alan e Sally Landsburg, Alla scoperta di antichi misteri,Milano, Arnoldo Mondadori Editore,1977
Michio Kaku Iperspazio, Macro Edizioni 2009 (l'autore noto teorico delle Stringhe introduce a relatività e fisica subnucleare nell'ottica delle dimensioni iperspaziali fra cui la quarta).
Robert Osserman Poesia dell'Universo, Longanesi&C. 1997 (fondamenti cosmologici e astrofisici evidenziando l'aspetto ipersferico dello spaziotempo universale).
Ehrenfest, Paul (1920) "How do the fundamental laws of physics make manifest that Space has 3 dimensions?" Annalen der Physik 61: 440.
George F. Ellis and Ruth M. Williams (1992) Flat and curved space-times. Oxford Univ. Press. ISBN 0-19-851164-7
Isenberg, J. A. (1981) "Wheeler-Einstein-Mach spacetimes," Phys. Rev. D 24(2): 251–256.
Kant, Immanuel (1929) "Thoughts on the true estimation of living forces" in J. Handyside, trans., Kant's Inaugural Dissertation and Early Writings on Space. Univ. of Chicago Press.
Lorentz, H. A., Einstein, Albert, Minkowski, Hermann, and Weyl, Hermann (1952) The Principle of Relativity: A Collection of Original Memoirs. Dover.
Lucas, John Randolph (1973) A Treatise on Time and Space. London: Methuen.
Roger Penrose, The Road to Reality, Oxford, Oxford University Press, 2004. Chpts. 17–18.
Edgar A. Poe, Eureka; An Essay on the Material and Spiritual Universe, Hesperus Press Limited, 1848. ISBN 1-84391-009-8
A. A. Robb, Geometry of Time and Space, University Press, 1936.

mercoledì 15 maggio 2013

La malattia sintomo o messaggio di disagio?


Nella mia pratica medica sono giunto alla convinzione che la specializzazione estrema cui oggi si è spinta la medicina ha fatto perdere il punto centrale di tale professione: il malato.
Oggi il medico è settoriale, preoccupato della sua parte specialistica e si arriva al paradosso che tecnologie molto avanzate impediscono che si riassumano i dati ottenuti e che nessuno più ascolti con calma e attenzione il racconto e il problema del paziente, così da trarre un quadro unitario e sistemico.

Cosa si perde nella attuale pratica medica?  Il colloquio, l'attimo in cui medico e paziente creando un legame di dialogo sinergìco vanno oltre lo stretto colloquio professionale.
Perdendo il rapporto dialogico e il contatto si perde il momento più importante: lo scoprire che cosa realmente genera la malattia.
Oggi si fa presto a parlare di virus o mutazioni, ma si ci dimentica della domanda importante, quella centrale nell'inizio del percorso di guarigione: cosa succede dentro noi stessi e che determina il passaggio dallo stato di salute  allo stato di malattia?

Raccontare di soffrire di mal di testa ricorrenti, o di allergie che non danno tregua con sequenza di esami clinici ai quali vi siete sottoposti e che hanno dato esito negativo, cosa può comportare per il medico ed il paziente?  La scelta tra due strade: l'una, quella più usuale che tratta la malattia esclusivamente con farmaci 
via via più forti, l'altra quella che sonda  il percorso che permette di scoprire la ragione prima della malattia.

Cosa accade al nostro corpo in ogni istante della vita?

Mente e corpo, emozioni ed organi, pensieri e cellule, sono perfettamente interagenti, inscindibilmente collegati. E salute o malattia possono essere una possibile espressione di benessere o malessere interiore,  infatti la nostra anima o sè superiore o psiche (a seconda di quale nome ci suoni più congeniale) ci manda dei
messaggi attraverso il nostro corpo, il quale è il sensore che comunica direttamente con noi. Le emozioni che fanno star male e non affrontate e protratte nel tempo creano dei blocchi energetici che si somatizzano trasformandosi in disagi emotivi sino ad influenzare le nostre strutture neurovegetative, che a loro volta regolano diverse funzioni organiche, e quindi, alterandosi sfociano in malattie. Nuove ricerche testimoniano, infatti, che l'organismo è una sorta di rete di comunicazione, le sensazioni ed emozioni positive e negative sono analizzate e elaborate dal cervello, e precisamente dal sistema limbico e dall'ippocampo, stimolando indirettamente la produzione di sostanze diverse che a cascata modulano il funzionamento dei vari organi ed apparati. 

Ogni parte del nostro corpo ha una sua chiave di lettura, ecco dunque il significato della malattia o meglio della mancanza di armonia psico-fisica a seconda delle zone nella quale si presenta.

C'è chi ha già postulato la malattia psicosomatica, che trae origine dalla medicina classica come quella di Ippocrate che aveva affermato come responsabile della malattia, lo squilibrio tra gli umori del corpo. Tale concezione è di importanza fondamentale per la storia della medicina psicosomatica poiché inserisce il “temperamento” individuale come elemento sostanziale della malattia individuando, in ciascuna persona, la sua “costituzione”: il tipo “sanguigno, “flemmatico”, “bilioso” e “melanconico”, esprimerebbero, in definitiva, il carattere e il “modo di porsi nel mondo” di ciascuno di noi. 

Esiste una chiave di lettura per interpretare i messaggi nel corpo e capire cosa vuole dirci quel disagio o quella malattia e cosa dobbiamo modificare e trasformare per sentirci bene ed in armonia con noi stessi e con l’ambiente circostante. Qualcosa di noi può essere rivisto e trasformato, i nostri pensieri, le nostre emozioni, il messaggio che riceviamo ci vuole far capire che il pensiero che ci fa male si può cambiare e trasformare in pensiero che ci fa stare bene. Ecco la chiave di lettura delle problematiche psicofisiche e dei messaggi che il corpo cerca di darci attraverso il disturbo ed disagio fisico. 

Quando si parla di malattia psicsomatica bisogna comprendere l'essenza della parola e non soffermarsi su quel dispregiativo termine che sembra oggi essere.

Ad esempio prendiamo il mal di denti un disturbo cosi univocamente inteso come organico, i denti, con la loro funzione di sminuzzare il cibo, rappresentano la parte più aggressiva del corpo. Chi soffre di frequenti mal di denti può mancare di vitalità e della capacità di prendere posizione e, a volte, anche di autodifendersi dagli attacchi altrui. Per tale ragione il corpo utilizza al massimo le energie a disposizione per superare il disagio. Se non emerge il ricordo dell’antico dolore si instaura un adeguamento alla situazione utilizzando le energie di riserva. Svuotando la riserva energetica si va ad intaccare l'organo bersaglio che si ammalerà.

A questo punto il medico completo interviene in due modi lenendo il sintomo,il mal di denti (carie o altro) e guarendo la malattia: mancanza di vitalità perchè quella che comunemente è intesa come infermità non è altro che l'espressione organica, somatica di un profondo disagio dell'animo.

Questa integrazione sempre costante fa ritrovare il pieno benessere dell'organismo e lo fa guarire. Guarire significa riprendere la consapevolezza di se, dello stare bene fisico ed emozionale. Guarire significa non ammalarsi più, non passare da una medicina ad un'altra, nella futile speranza di attenuare la sofferenza.

rabbia lo specchio dell'altro


Quando assale la rabbia o la paura ciò accade perché l’interlocutore rispecchia le nostre inquietudini e tutto ciò è solo un pretesto per mettere in luce un disagio, un tema non risolto.

Qualora l'animo riesca ad essere comunque sempre in armonia accade che l'interlocutore non evoca alcuna paura, timore o evocazione negativa. accadendo ciò tali emozioni non sono riversate sull'altro.

Contestualmente anche il nostro dialogo interno è evocatore e ciò riflette il fatto che anche le opinioni che abbiamo su di noi non sempre siano esatte, ma specchio di sottomodalità che immagazzinate dall'infanzia ci modellano e rendono ragione di bassa autostima, di timori o altro.

Quando nulla viene preso in modo personale si evitano sentimenti di negativo e/o aggressivi.

Come fare?

I modi sono molti innanzitutto iniziando a lavorare su quelle sottomodalità che ci limitano, che ascoltate sin dall'infanzia (quando la mente non aveva filtri per separare le nozioni e le frasi) sono adesso profondamente radicate e per questo ostacolo al preciso dialogo fra mente e cuore.

Ripetere che la modalità di risposta dell'interlocutore non è riferita a noi, ma all'interlocutore stesso, questi parla con sè stesso facendo emergere le sue dinamiche, il suo disagio non è il nostro disagio, anzi il nostro disagio non è reale.

venerdì 3 maggio 2013

primo paso per un volo turistico nello spazio

Lo scorso 29 Aprile il veicolo riutilizzabile, suborbitale SpaceShip-2, di prorpietà della Virgin Galactic, ha effettuato il primo test con accensione del propulsore.

Il test, condotto da squadre provenienti dalla Scaled Composites e dalla stessa Virgin Galactic, dà ufficialmente il via libera alla fase finale dei test per il geniale velivolo progettato dal visionario Burt Rutan. Se tutto procederà secondo i piani, il debutto ufficiale in servizio è programmato per la fine del 2013, con partenza dallo “Spaceport America” in New Mexico.

Raggiunti i 14.000 metri di altitudine, SpaceShip2 è stata rilasciata dall veicolo madre WK2, dopo i controlli di rito si è dato via all'accensione del motore a razzo, di tipo ibrido. Il motore ibrido è quel tipo di motore in cui il combustibile èsolido e l'ossidante è liquido ed è uno dei pochi ad essere effettivamente stato realizzato e sperimentato.

SS2 ha iniziato a prendere quota fino a toccare quota 16.700 metri, per un tempo di funzionamento pari a 16 secondi e alla velocità di Mach 1.2, in linea con il comportamento atteso. Il volo autonomo di SS2 è durato in totale circa 10 minuti, e si è concluso con un perfetto atterraggio nel deserto del Mojave quando erano le 8 del mattino locali.

Ai comandi di SS2 si trovavano Mark Stucky, pilota, e Mike Alsbury, copilota, entrambi piloti di test della Scaled Composites, che ha curato la costruzione di SS2 per conto di Virgin Galactic.

A cosa serve? semplicemente a far si che Richard Branson, già fondatore della Virgin Records, venda posti a sedere per tutisti spaziali che vogliano provare l'ebbreza di pochi minuti di assenza di gravità durante il volo suborbitale del suo spazioplano e successivamente ricevano il diploma di astronauti. Il prezzo dell'avventura? 200.000 dollari per offrire sei minuti di ebbrezza spaziale.

Ricordiamo che nel luglio del 2007, durante una prova al banco del sistema propulsivo, tre tecnici di Scaled Composites erano rimasti uccisi e altri tre erano stati feriti dalle schegge.