venerdì 7 dicembre 2012

Egitto: autunno delle speranze?

Sto pensando all'Egitto, al presidente Morsi ed ai Fratelli Mussulmani.

Sembra ieri quando l'occidente plaudeva alla caduta del regime di Mubarach, inneggiava ai principi della primavera araba. toni enusiastici, quasi da tifo calcistico.

Oggi cosa apprendiamo dai media che il popoli è nuovamente in  piazza contro chi aha vinto le elezioni.

Il Paese  èspaccato in due, con i manifestanti pro e contro il presidente che si affrontano dopo la svolta autoritaria impressa con la nuova Costituzione.

Ma di cosa parla questa nuova costituzioen Egiziana, approvata in una sera, senza dibattito parlamentare?

Ecco alcuni punti critici:

l'art. 2 definisce i principi della Shari’a  “fonti primarie della legge” e “regole fondamentali della giurisprudenza”. 
L'art. 4 sancisce che può essere sollecitato il parere di al Azhar, il più prestigioso centro teologico del mondo sunnita, in materia di sharia in Egitto e nel mondo. Il gran imam, afferma il testo, è indipendente e non può essere licenziato.
L'art. 219 definisce quali sono i principi della sharia e che rinvia al Corano, alla sunna e cioè i precetti del profeta Maometto. Una puntualizzazione che, potrebbe ampliare il campo di attuazione della sharia; l’applicazione di questi principi potrebbe rafforzare l’attuale discriminazione conto le donne in materia di matrimonio, divorzio e vita familiare. 
L’art. 36 , non vieta espressamente le punizioni corporali in corso d'interrogatori di soggetti arrestati.
L’art. 198 prevede espressamente, che i civili possano esere èrocessati da ribunali militari. L’art. 444 proibisce “l’insulto o l’abuso di tutti i messaggeri e i profeti”. 
L’art. 67, pur menzionando il diritto all’alloggio adeguato, non proibisce esplicitamente gli sgomberi forzati.
Per di più, l’art. 70 non vieta del tutto il lavoro minorile; in fatti non è precisato il termine di minore, per questo potrebbe essere anche non protetta la giovane obbligata a matrimoni in età adoloescenziale.

In oltre è noto il decreto con cui Morsi assume nel suo nome il potere legislativo, esecutivo e giudiziario, ponendosi al di sopra delle organizzazioni costituzionali e giudiziarie dello Stato.
Non solo , ma le decisioni del presidente sono immediatamente esecutive e non soggette ad appello o revisione da parte di qualsiasi organo statale.
Per concludere l'autorità giudiziaria non potrà sciogliere la Shura e l’Assemblea costituente. Solo Il Presidente potrà farlo.


Morsi all'ultimo discorso pubblico ha dichiarato: "la minoranza deve accettare il volere della maggioranza" facendo quindi intendere che ciò che è deciso è inapplellabile, anche se ribadisce il concetto di unità nazionale. 

Cosa poter riflettere? Poco e pochi pensieri sconsolati, frutto di ina ideologia che alla fine vede non il dialogo con le parti, ma solo il volere esclusivo della propria idea, santificata dal volere di Dio.
E  allora? non vorrei che ci trovassimo, noi occidentali impigriti a doverci confontare con dei vicini non solo potenti per il petrolio, ma minacciosi per l'ideologia estremista che la religione islamica purtroppo ha nel suo intimo.

http://pubblicogiornale.it/mondo/amnesty-egitto-morsi-costituzione
http://www.forexinfo.it/Egitto-Morsi-svolta-autoritaria
http://www.ilsussidiario.net/News/Esteri/2012/12/7/EGITTO-Samir-Morsi-e-i-Fratelli-musulmani-hanno-cancellato-la-democrazia/345037

martedì 4 dicembre 2012

A Whiter Shade Of Pale: un colpo di genio

Vagamente ispirata all’Aria sulla quarta corda dalla Suite n. 3 in sol maggiore di Johann Sebastian Bach.

Deflagrata nel mondo musicale nel 1966, nel 1968 si prende il premio come migliore canzone dell'anno, e possiamo dire che da quel momento la sua notorietà non è mai scesa, anzi. Dicono siano state 800 le cover version. Ricordiamo Annie Lennox, Joe Cocker e i nostri Dik-Dik.

Ecco il testo tradotto

 Ignorammo le luci del Fandango
 Come i carrelli che giravano sul pavimento
 Sentivo una specie di mal di mare
 Ma la folla chiedeva il bis
 Nella stanza il mormorio era così forte
 Da far sollevare il soffitto
 Quando domandammo ancora da bere
 Il cameriere arrivò con un vassoio
 E fu così che poi
 Mentre il mugnaio raccontava la sua storia
 Il volto di lei, dapprima solo spettrale,
 Schiarì in un'ombra tenue
 Lei disse: "Non c'è motivo
 Lo vedi da solo come stanno le cose"
 Ma io ero perso fra le mie carte da gioco
 E non avrei permesso che lei fosse
 Una delle sedici vergini vestali
 In partenza per la costa
 E anche se i miei occhi erano aperti
 Sarebbe stato lo stesso se fossero stati chiusi
 E fu così…

Da subito, il testo ermetico di "A Whiter Shade of Pale" ha attirato la curiosità degli appassionati e degli addetti ai lavori. Cosa si cela dietro le parole di Keith Reid, c'è un messaggio, o sono parole sciolte unite solo dalle note musicali?

In tutti questi anni il testo è stato analizzato in ogni minimo dettaglio, e moltissimi hanno voluto cercare in quei versi significati nascosti e riferimenti letterari, collegando le parole di Keith Reid a passaggi di "Canterbury Tales" di Geoffrey Chaucer, o di "Tam o' Shanter" di Robert Burns, o di "Alice in Wonderland" di Lewis Carroll. Ma il reale significato della canzone non si è mai chiarito.
Ricordiamo che nelle versioni eseguite dal vivo, la canzone conteneva ulteriori due strofe, tagliate nel disco rispettare il canonico tempo di quattro minuti.

Chissà, magari la chiave di lettura è negli ultimi due versi:

So we crash-dived straightway quickly
And attacked the ocean bed

 Allora immediatamente ci tuffammo con forza
E affrontammo il letto dell'oceano

Chissà, semplicemente la storia di una seduzione che alla fine riesce...

Lo stesso Keith Reid racconta:
"Quello che provo con le canzoni è come quando si ha un pezzo di puzzle, l'ispirazione o una qualsiasi altra cosa. In questo caso ho avuto quel titolo, 'Whiter Shade di Pale' e ho pensato, c'è una canzone qui. E si compone il puzzle inserendo il pezzo che hai. Cerchi di comprendere il quadro generale, trovi quello che manca ed inserisci quel pezzo."

domenica 2 dicembre 2012

cose da primarie......

Ricopio questo post da facebook, utile per riflettere
 
Stamani mi sono recata alle primarie per dare il mio contributo FORSE ad un probabile rinnovamento.
Signori cortesi mi consegnano la scheda per votare e mi reco al tavolo…….nel quale trovo per apporre la croce sul candidato prescelto MATITE, ma non quelle indelebili da voto, MATITE o altrimenti definite LAPIS.
Allora apro la mia borsetta nella quale c’è sempre una biro e, senza neppure accorge mene esterno un mio pensiero con la voce. Mi limito a dire: io con la matita, che può essere cancellata, non voto assolutamente!
Naturalmente chi era vicino a me per votare mi ringrazia di averlo fatto notare perché non se ne era accorto e non ci aveva pensato. E si fa prestare la penna .
I volontari dei seggi mi dicono che il partito non ha mandato niente e che si sono dovuti arrangiare con quello che hanno trovato.
...
Ma stiamo scherzando? Sarebbe carino saperlo, perché se l’obiettivo è giocare scelgo di andare a Disneyland e non a delle primarie.
Comunque dato che affermiamo: Sii il cambiamento che vuoi vedere negli altri, sono uscita a cercare una cartoleria ed ho acquistato 4 bic per un totale di 2 euro e sono tornata al seggio per dare un ulteriore contributo alle primarie.
La risposta ricevuta da alcuni volontari è stata: Grazie e da altri <: a="a" br="br" brogli="brogli" che="che" male="male" o="o" penso="penso" presupporre="presupporre" similia="similia"> Penso male???? Ma scusate dato il mal costume dilagante (vedi Lazio e Vedi Lombardia per es.) mi dite quale sia il presupposto per cui dovrei pensare bene? Inoltre per vincere un concorso bisogna essere straraccomandati, per avere un posto di lavoro pure ed io penso male? Mi sovviene una nota massima: “A pensare male si fa peccato ma si ha sempre ragione”.
Qua non si tratta di pensare male ma di difendersi dal mal costume dilagante ed imperante oramai ovunque e di iniziare nel nostro piccolo a fare qualcosa
Concludo affermando che io non penso né male né bene, penso semplicemente che si debbano fare seriamente le cose.
Anche le primarie sono una farsa come tutto ciò che riguarda il nostro paese.

P.S Con tutto quello che hanno incassato dalle primarie vuoi dirmi che non hanno trovato le risorse per acquistare almeno delle biro??? Comunque se già avevo dei dubbi su chi votare in Primavera, con oggi i dubbi si sono sciolti…..
 
 
P.S. L'autrice del post mi ha fornito liberatoria a i sensi della legge sulla privacy per condividere il post e i dati.

sabato 1 dicembre 2012

ILVA: qui prodest?

Non posseggo le informazioni per addentrarmi nel merito specifico della questione ILVA, me una molto veloce googleata mi ha permesso di stendere alcuni dati numerici, che anche se parziali sono un modello aggettivo di principio di ragionamento.

L'ILVA è composta da sei stabilimenti uno con produzione a caldo (ove è "fabbricato" l'acciaio) e cinque a freddo une le lamiere sono rilavorate secondo specifiche varie, nello specifico abbiamo Taranto con 12000 dipendenti, Genova-Cornigliano 1600, Novi Ligure 800, Marghera 120, Pratica 90 e Racconigi con 80 dipendenti.

Questa forza lavoro (di cui spero di aver rilevato i dati precisi) è strettamente dipendente l'una dall'altra. Gli stabilimenti "minori" privi dell'apporto di quello maggiore: Taranto non posseggono autonomia operativa. Bloccato il centro pugliese a catena si fermano gli altri. Quattordicimilaseicentonovanta famiglie che lentamente perdono autonomia reddituale e dignità umana.

Si rimarca che l'ILVA è in crisi e che la forza lavoro attiva è già parziale, vuoi per turni forzati di riposo, vuoi (nota dolente) per l'uso degli "ammortizzatori sociali" che fa sopravvivere uomini con 700€ al mese, sperando di non essere poi a piedi.

Detto questo il mio pensiero è corso a quella parte di lavoro che ruota attrno al sistema ILVA che si chiama indotto. Circa 200 aziende, 2000 posti di lavoro rientrano a varie voci nell'indotto ILVA della sola Taranto. duecento sistemi lavoro che qualora la fabbrica siderurgica chiuda perderebbero commesse e quindi lavoro.

Ed eccomi a tracciare la chiusura del ragionamento pur mettendo la salute innanzi tutto e non prescidento dalla dignità della qualità di vita del lavoratore e di chi gravita attorno il posto di lavoro, non comprendo questa rigidità che non "vuole" vedere il pericolo sociale che l'eccessiva rettitudine porti.

Mentre governo e magistratura litigano le famigne hanno l'angoscia di perdere reddito. Se l'ILVA chiude quale ripresa potrebbe esserci in Italia? Quale orizzone luminoso cui mirare?

Cosa davvero si vuole instaurando tale braccio di ferro?

Se i patron hanno speculato sulla salute paghino, ma non scontino pena ssurda chi ha subito trovandosi semmai ammalato e disoccupato

http://it.wikipedia.org/wiki/Ilva

http://www.lettera43.it/economia/industria/ilva-i-lavoratori-dell-indotto-in-sciopero_4367565515.htm

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/ilva-duemila-operai%3Cbr-%3Edellindotto-a-rischio/2107966

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/passera-il-ministro-che-non-cã¨/2189864

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/lecce/notizie/cronaca/2012/24-settembre-2012/indotto-400-milioni-annoe-piu-2000-lavoratori-bilico-2111945901570.shtml

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/lecce/notizie/cronaca/2012/24-settembre-2012/indotto-400-milioni-annoe-piu-2000-lavoratori-bilico-2111945901570.shtml

la rivoluzione islandese, tante cose improprie

La Rivoluzione islandese è ogetto di molte discussioni in rete, però molte sono bufale. L’Islanda in bancarotta ha accettato i prestiti del FMI e ha semplicemente trattato le condizioni di restituzione degli stessi. I moti popolari che sono intervenuti hanno avuto lo scopo di far gadere il governo e far aprire processi per i banchieri più spericolati. In ultimo si è avuto la recisione della Carta Costituzionale volta ad evitare che si ripeta lo stesso tipo di crack e tesa a porre oneri di responsabilizzazione penale agli operatori finanziari.
Purtroppo come già detto la notizia si è distorta facendo credere che l’Islanda abbia rinnegato il suo debito, rifiutandosi di rimborsarlo. Per ottenere le notizie più reali su Google digitiamo in inglese "iceland-debt-imf" per ottenere le giuste informazioni, e non essere vittime di notizie distorte se non falsificate.

http://mazzetta.wordpress.com/2011/12/27/le-bufale-sulla-rivoluzione-islandese-nascono-in-italia/